Come liberarsi dall’ansia (e vivere felici)

Sì, perché possiamo vivere felici anche se proviamo ansia, se sappiamo gestirla nel modo giusto.

Immagina una bella giornata di sole.
Una giornata ideale per fare trekking e passeggiare rilassandosi nella natura.

Il sentiero che hai scelto di seguire ti porta all’ingresso di un bosco.
Comincia a calare la sera e attraversare quel bosco è l’unico modo per poter tornare a casa prima del buio.
Esitante cominci ad inoltrarti nel fitto degli alberi, ad ogni tuo passo la luce si fa sempre più fievole.

All’improvviso ti accorgi che la paura ti paralizza, vorresti correre ma un tuo passo potrebbe risvegliare invisibili pericoli che giacciono in agguato nel buio…

Il silenzio minaccioso è spezzato solo dalle foglie e dai rami che scricchiolano ad ogni tuo passo mentre fai appello a tutte le tue forze e cerchi disperatamente una via d’uscita.

Come ti immagini che prosegua questo scenario?

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Molto probabilmente con te che, nonostante la paura, ti attivi per uscire da quel bosco minaccioso, vero?

Questa è proprio la funzione principale dell’ansia!

L’ansia non è nociva in sé per sé, se non ci fosse non ci attiveremmo per sfuggire ai pericoli e molto probabilmente non vivremmo molto a lungo.

Lo scopo non è quindi eliminarla bensì non esserne sopraffatti.

Immagina ora questa scena.

Un tuo caro amico si laurea e la festa che seguirà sarà un’occasione per condividere con lui la gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo.

Per te che, alla sola idea di entrare in una stanza piena di gente senti già salire l’ansia, divertirsi e rilassarsi ti sembra qualcosa di impossibile.

Stai per entrare nella sala dove si tiene la festa. Sulla soglia, senti il mormorio delle voci degli invitati, interrotto dalle risate e dal tintinnio dei calici di vino. Stai per incontrare persone nuove, che sembrano già conoscersi tra loro.

Sai per certo che nel momento in cui entrerai, tutti ti guarderanno. E anche se non puoi saperlo con certezza, sei sicuro che ti giudicheranno.

Ti chiedi perché non riesci a divertirti come gli altri.

Pensieri di panico e fuga ti rimbalzano nella testa come una pallina impazzita. Cerchi in ogni modo di resistere, magari arrivando tardi, andando via presto, parlando poco e facendoti conoscere il meno possibile.

Oppure getti la spugna e lasci la festa.

Ansia pulita vs ansia sporca

L’ansia è un fenomeno naturale, èuna inevitabile componente dell’affrontare nuove sfide o dell’imparare cose nuove.

In altre parole, è parte imprescindibile del nostro vivere.

Questa è l’ansia pulita, quella che ci stimola a raggiungere i nostri obiettivi e senza la quale saremmo spenti e bloccati.

E l’ansia sporca, allora?

Sai quando cerchi di evitare quelle situazioni e quelle sensazioni che fanno inevitabilmente parte della nostra vita, facendo di tutto per non provare ansia?

Questa è l’ansia sporca, quella che non ci spinge a metterci alla prova o a ottenere ciò che ci sta a cuore.

E la nostra vita diventa sempre più limitata. E spenta.

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La trappola dell’ansia

L’ansia accompagna la nostra vita, finché viviamo proveremo ansia.

Ma se per non provare questa ansia evito pensieri, sensazioni e situazioni che potrebbero attivarla diventerò sempre meno flessibile, farò sempre meno cose, ridurrò sempre più il mio repertorio di comportamenti.

Impariamo a non sentire niente pur di non sentire ansia o altre emozioni spiacevoli e, come in un circolo vizioso, la nostra vita sarà sempre più limitata e meno gratificante.

Dunque l’ansia non va eliminata né evitata.

Quindi cosa devo fare?

Una cosa semplice ma molto potente: Smetti di lottare!

L’ansia non è un nemico di cui sbarazzarci ma un prezioso messaggero.

L’ansia ci dice quello che è importante per noi.

E’ come una moneta: una faccia è la paura, l’altra è un valore. Un valore che ci sta a cuore.

Pensiamoci: di solito non si sente ansia a meno che non stia succedendo qualcosa di importante per noi.
Se sento ansia all’idea di stare con altre persone, questo significa che le relazioni per me sono importanti (ricordi l’esempio della festa di laurea del tuo amico?)

Ma se mi concentro sul combattere l’ansia passerò sempre meno tempo con le persone a cui tengo e a coltivare le mie relazioni, sentendomi più solo e isolato.

Il prezzo di non sentire l’ansia è quindi la solitudine.

Ma… se smetto di lottare, come la controllo?

Il trucco è proprio non controllarla!

Immagina di avere paura dell’acqua e di trovarti in mare aperto. La cosa più istintiva è quella di lottare e dimenarsi, col risultato di affondare sempre più.
Ma cosa succede se ti metti supino e rimani immobile?

Esatto, rimani a galla.

Con l’ansia è la stessa cosa, più lotti per uscirne più affondi.
Se sento una cosa vuol dire che fa parte di me, è quello che sono in questo momento. E tutto ciò che provo va bene così, non deve essere eliminato, né cambiato.

Fare spazio all’ansia e riconoscere che esiste è uno dei modi migliori per gestirla, è ciò che ci fa capire che, anche se l’ansia fa parte di noi, noi non siamo la nostra ansia e non siamo definiti da essa.

Sì, d’accordo…ma la mia ansia è terribile, mostruosa e intollerabile

Ed è per questo che cerchi di lottarci contro o di evitarla con tutte le tue forze.

È comprensibile.
Ma più eviterai di sentirla, più lei diventerà sempre più terribile, mostruosa e intollerabile.

Se vuoi capire come liberarti dall’ansia, in modo che diventi meno terribile, mostruosa ed intollerabile devi scoprire un nuovo modo di gestirla, un modo completamente diverso da quelli che hai provato fino ad ora.

Ti interessa imparare come?

Ottimo, perché è quello potremo fare insieme!

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